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IL CALCIO A FOLLONICA



In questi giorni sulla stampa si fa un gran parlare dello sport follonichese ed in particolare del calcio e della futura gestione dei relativi campi.
Vorrei partire da alcune considerazioni:
Lo sport a Follonica è una realtà molto importante, lo dimostra la presenza del notevole numero di impianti sportivi, il valore dello sport negli anni è stato sempre considerato positivamente non solo per i benefici dell’attività sportiva in se stessa, ma anche per i riflessi evidenti nel sociale e nell’educazione dei giovani.
Lo sport in generale fonda le sue basi su valori quali la solidarietà, la sana competizione e merita il sostegno perché migliora la nostra società. Proprio per questo suo aspetto formativo l’attività sportiva può, a tutti gli effetti, essere considerata un bene educativo ed un grande patrimonio che va salvaguardato e incrementato: milioni di ragazzi, infatti, sono cresciuti e diventati adulti e bravi cittadini praticando lo sport. Nell’antica Grecia, i pedagoghi diedero allo sport uno spazio assai rilevante nei loro programmi educativi: l’educazione del corpo e l’educazione della mente. Campi e palestre erano anche luoghi d’istruzione ed i grandi filosofi dell’antichità – Socrate, Aristotele e Platone – erano anche istruttori sportivi.
Se parliamo nello specifico del gioco calcio, è un gioco di squadra che educa a valori quali il senso di appartenenza ad un gruppo, che per il ragazzo rappresenta un aspetto di primaria importanza per la crescita. Esser parte di una squadra significa mettere da parte il proprio egoismo per il bene dei compagni. La squadra è molto più della somma di ogni suo singolo elemento. Tutto ciò può incide re profondamente sull’autostima della persona e sulla motivazione ad impegnarsi in relazioni sociali nuove e positive.
 Detto tutto ciò qualche anno fa a Follonica è stata salutata molto positivamente la fusione tra le due società di calcio proprio perché unire le forze e le risorse offre opportunità maggiori per guardare al futuro dell’attività, degli impianti e della formazione dei giovani sportivi.
Di questa fusione il consigliere comunale Ottaviani ne è stato un fautore, dimostrando lungimiranza.
 E’ vero che negli anni scorsi sono state scritte pagine del calcio poco edificanti, ma non dobbiamo ‘guardare indietro’. L’Amministrazione comunale ha affrontato la situazione di grave criticità con misure ‘forti’, che hanno consentito di poter guardare al futuro del calcio con fiducia. È nato un nuovo movimento calcistico, i ragazzi cominciano a tornare a giocare a Follonica, dopo l’esodo degli anni scorsi. C’è  l’opportunità di cercare un gestore degli impianti sportivi che, nel rispetto della Legge Regionale Toscana e del Codice degli appalti,  consenta di razionalizzare ed ottimizzare l’utilizzo delle strutture garantendo la fruibilità a tutti coloro ne avranno la necessità, dobbiamo iniziare un periodo che scriva una nuova storia calcistica follonichese.
 Perché si chiede di frazionare, di divedere un mondo che più è grande più forza acquisisce, più risorse tiene legate, maggiore è la possibilità di buoni risultati, perché uno sport che fa della “squadra”, del gruppo, dello stare insieme la sua ragione di essere, oggi per gestire un campo di calcio chiede divisioni?
Non ci nascondiamo dietro falsi concetti di pluralità e partecipazione per celare l’individualismo che purtroppo ha permeato anche quei settore della società che dovrebbero rappresentare esattamente il contrario.
Cinzia Tacconi
Segretario PD Follonica

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